Alla base dello sviluppo neurologico, emotivo e relazionale di ogni essere umano c'è il contatto fisico, come dimostrano numerosissimi esperimenti. Grazie al contatto tonico ed epidermico con la madre, col padre, e con coloro che lo accudiscono, ai sentimenti di piacere/fiducia il cucciolo ultima il processo della gestazione (che non può dirsi affatto concluso coi nove mesi della vita intra-utero), sviluppa e matura le basi della sua identità, del suo senso di Sé.
Un essere umano equilibrato è ben radicato nella consapevolezza del proprio corpo, è in con-tatto con la propria fisiologia, le proprie correnti emotive, e consolida gradualmente la fiducia nel proprio sentire, il che gli consentirà di orientarsi nel mondo con sicurezza: in tal modo egli sviluppa un'identità chiara, presente a se stessa e alla realtà. Chi è in con-tatto con la realtà, tra l'altro, sviluppa la capacità preziosissima di saper valutare la conseguenza delle proprie azioni.
Il Sé corpo entra poi in relazione con gli altri corpi viventi ( umani, animali, naturali) in modo realistico ed empatico ( l'empatia si potrebbe definire semplicemente come la capacità intuitiva di mettersi 'nella pelle' o nei 'panni' altrui).
Quando il senso di identità personale non è fondato sul piacere corporeo, allora si fonda sulla mente, cioè su idee e ideologie, su opinioni.
L'educazione solamente razionale e informativa, che pure è il fondamento della nostra cultura scientifica e tecnica, sviluppa un sentimento del corpo come semplice oggetto, e costruisce un sentimento del Sé fondato su verità precostituite e non sull'esperienza. Manipolare l'identità delle persone a questo punto diventa facilissimo, perché tutto lo sforzo della crescita finirà nell'adeguarsi a un modello mentale, censurando tutto ciò che viene dal sentire interiore quando questo sentire non è 'adatto' al modello. Le persone diventano scisse e infelici, disorientate e prive di un radicamento nella realtà, e allora diventa facile indurle a identificarsi con qualsiasi modello e a sacrificarsi per aderire ad esso, diventa facile deviare i loro bisogni verso gratificazioni fasulle, e renderle cieche circa la realtà.
Con queste premesse si può comprendere quali disastrosi effetti può avere sull'umanità un'educazione o uno stile di vita che allontanano dal corpo vissuto e spostano il focus sul mondo virtuale.
Stiamo allevando generazioni di persone assuefatte a degli stimoli mentali e neurologici eccessivi ( le immagini del computer e della televisione, coi colori artificiali e sovraccarichi) e completamente noncuranti del sentire corporeo