venerdì 2 novembre 2012

Traduzione italiana di un articolo di Bruce Levine PhD


Perché gli anti-autoritari sono diagnosticati come malati mentali
Nella mia carriera di psicologo ho parlato con centinaia di persone che erano state diagnosticate in precedenza da altri terapeuti con disturbo oppositivo provocatorio, disturbo iperattivo con deficit d’attenzione, ansia e altre malattie psichiatriche, e sono impressionato da quanti di quei diagnosticati siano essenzialmente anti-autoritari, e quanti invece dei terapeuti che li hanno esaminati non lo siano.
La questione degli anti-autoritari è domandarsi se un’autorità sia legittima prima di prenderla sul serio. Valutare la legittimità di un’autorità include l’accertarsi se l’autorità stessa sa di cosa sta parlando, se è onesta, e se ha a cuore le persone che la stanno rispettando. E quando gli anti-autoritari stimano che un’autorità sia illegittima, la sfidano e fanno resistenza – talvolta aggressivamente talvolta in modo aggressivo-passivo, a volte saggiamente a volte no.
Alcuni attivisti lamentano che negli Stati Uniti sembrano esserci pochi anti-autoritari. Una ragione potrebbe essere che molti anti-autoritari naturali vengono attualmente psicopatologizzati e sottoposti a cura prima che raggiungano consapevolezza politica circa le autorità più oppressive della società.
Perché i professionisti della salute mentale diagnosticano gli anti-autoritari come malati mentali
Essere accettati a una scuola superiore o una scuola di medicina e raggiungere un titolo PhD o MD e diventare uno psicologo o uno psichiatra significa superare molte prove, ognuna delle quali richiede molta compiacenza di tipo comportamentale e di attenzione verso l’autorità, anche a quelle autorità verso cui non si nutre rispetto. La selezione e la socializzazione dei professionisti della salute mentale tende a tagliar fuori molti anti-autoritari.  Avendo frequentato per una decina d’anni il campo dell’educazione superiore, sono al corrente del fatto che  i titoli e le credenziali sono le chiavi d’accesso al conformismo. Chi ha un livello elevato di scolarità vive per molti anni in un ambiente in cui ci si conforma in automatico alle richieste dell’autorità. Così, per molti specialisti (MD e PhD) , le persone diverse da loro che rifiutano questa accondiscendenza appaiono provenire da un altro mondo, da diagnosticare.
Ho trovato che la maggior parte degli psicologi, degli psichiatri e dei professionisti della salute mentale son sono particolarmente compiacenti con l’autorità, ma sono anche inconsapevoli dell’enormità della loro obbedienza. E mi è chiaro anche che l’anti-autoritarismo dei loro pazienti crea loro enorme ansia, dopodiché la loro ansia alimenta diagnosi e trattamenti.
Nella mia formazione………quando mi fu segnalato da alcuni docenti che avevo ‘problemi con l’autorità’, ebbi sentimenti contrastanti per questa etichetta. Da un lato, lo trovai divertente, perché tra i ragazzini proletari con cui ero cresciuto, io ero considerato piuttosto compiacente con l’autorità. Dopo tutto, avevo fatto i miei compiti, studiato e preso buoni voti. Tuttavia, mentre la mia nuova etichetta di ‘problema con l’autorità’ mi faceva sorridere perché ora venivo visto come un ‘cattivo ragazzo’, allo stesso tempo mi preoccupai molto per il tipo di professione che avevo intrapreso.  In specifico, se qualcuno come me veniva catalogato come problematico verso l’autorità, come avrebbero definito i ragazzini con cui ero cresciuto, i quali davano attenzione a molte cose che interessavano loro, ma non gli importava abbastanza della scuola? Bene, la risposta presto divenne chiara.
Diagnosi di malattia mentale per gli anti-autoritari
Un articolo dello  Psychiatric Times del 2009 intitolato “ADHD & ODD: Confronting the Challenges of Disruptive Behavior” annunciava che le ‘sindromi disgregatrici’ che includono disordine da iperattività e deficit d’attenzione (attention deficit hyperactivity disorder (ADHD)) e disordine da opposizione provocatoria ( opposition defiant disorder (ODD)), sono i problemi di salute mentale più comuni tra i bambini e gli adolescenti. L’ ADHD è caratterizzata da scarsa attenzione e distraibilità, scarso autocontrollo e iperattività. L’ ODD è definito come “un modello di comportamento negativo, ostile, e insolente senza le più serie violazioni dei diritti basici degli altri che si trovano nel disordine di condotta”; i sintomi dell’ ODD includono “spesso resistenza attiva o rifiuto di seguire le richieste e le regole degli adulti”, nonché “ frequenti discussioni con gli adulti”.   
Lo psicologo Russell Barkley, una delle massime autorità sull’ADHD dice che chi è affetto da ADHD ha dei deficit in quello che egli chiama ‘comportamento governato da regole’, è meno rispondente alle regole delle autorità costituite e meno sensibile alle conseguenze positive o negative. I giovani affetti da ODD, secondo la maggioranza delle autorità della salute mentale, hanno anch’essi i cosiddetti deficit nel comportamento dettato da regole, e così di solito accade che molti giovani abbiano una ‘diagnosi contesa’ di  AHDH e ODD.
Davvero vogliamo diagnosticare e curare tutti coloro che hanno ‘ deficit nel comportamento governato da regole’?
Albert Einstein, da ragazzo, avrebbe ricevuto una diagnosi di  ADHD diagnosis, e forse anche di ODD. Albert non seguiva gli insegnanti, fallì per due volte gli esami di ammissione all’università, e aveva difficoltà a mantenere un’occupazione. Tuttavia, il biografo di Einstein Ronald Clark (Einstein: The Life and Times) asserisce che i problemi di Albert non provenivano da deficit d’attenzione ma piuttosto dal suo astio verso la disciplina autoritaria, prussiana delle sue scuole. Einstein disse: “Gli insegnanti della scuola elementare mi sembravano come sergenti, e gli insegnanti del ginnasio erano come i tenenti.”. A 13 anni, Einstein la difficile Critica della Ragion Pura di Kant – perché gli interessava. Anche Clark ci dice che Einstein rifiutò di prepararsi per l’ammissione al college  come una ribellione contro l’insopportabile’ percorso paterno verso una ‘professione pratica’. …..La caratteristica principale di Einstein che irritava l’autorità fu esattamente quella che gli permise di eccellere. 
Secondo gli standard odierni, Saul Alinsky, il leggendario organizzatore e autore di Reveille for Radicals e Rules for Radicals, sarebbe stato certamente diagnosticato con una o più sindromi distruttive. Ricordando la sua infanzia, Alinsky disse “ non avevo mai pensato di camminare sui prati finché non vidi un cartello con su scritto ‘ vietato calpestare l’erba’. Allora mi venne voglia di saltarci sopra..” …..

Molte persone con gravi ansie e/o depressioni sono anche anti-autoritari. Spesso il principale  dolore che li affligge e che alimenta la loro ansia e/o depression è la paura che il loro disprezzo per l’autorità illegittima causerà loro una marginalizzazione finanziaria e sociale; ma d’altro lato essi temono che essere complici di quelle illegittime autorità causerà loro una morte spirituale.
 Ho passato molto tempo con persone che una volta nella loro vita hanno avuto pensieri e comportamenti che erano così bizzarri da creare timori nelle loro famiglie o in loro stessi; costoro erano stati dignosticati come affetti da schizofrenia o altre psicosi, ma poi avevano recuperato appieno e avevano poi per molti anni condotto vite produttive. In queste persone, non ho mai incontrato nessun che io non possa considerare in primo luogo un anti-autoritario. Una volta recuperati, costoro avevano imparato a canalizzare il loro anti-autoritarismo verso più costruttivi obiettivi politici, ivi inclusa la riforma dei trattamenti di salute mentale.
 Molti anti-autoritari che durante la loro vita sono stati diagnosticati come malati mentali mi hanno riferito che una volta ricevuta l’etichetta di diagnosi psichiatrica, sono caduti in un dilemma. Gli autoritari, per definizione, chiedono obbedienza cieca, e quindi ogni resistenza alle diagnosi e ai  trattamenti crea enorme ansia  nei professionisti della salute mentale autoritari; e tali professionisti, sentendo venir meno il controllo, bollavano con l’etichetta “ non disponibile alla cura”, aggravavano la severità delle diagnosi, e aumentavano le dosi dei farmaci. Questo atteggiamento faceva arrabbiare questi anti-autoritari, qualche volta a tal punto che reagivano in modi che li facevano sembrare ancora più preoccupanti per i loro famigliari.
 Ci sono anti-autoritari che fanno uso di farmaci psichiatrici per aiutarsi a funzionare meglio, ma che spesso rifiutano le spiegazioni dell’autorità psichiatrica sul perché hanno difficoltà a funzionare. Così, per esempio, magari prendono l’Adderall ( un’anfetamina prescritta per l’ADHD), ma sanno che i loro problemi di attenzione non sono il risultato di un deficit biochimico del cervello, ma sono causati da un lavoro noioso. There are anti-authoritarians who use psychiatric drugs to help them function, but they often reject psychiatric authorities’ explanations for why they have difficulty functioning. E similmente, molti anti-autoritari che vivono in un ambiente altamente stressante potranno occasionalmente vedersi prescrivere benzodiazepine come lo Xanax, anche se magari pensano che potrebbero con miglior sicurezza usare di tanto in tanto uno spinello di marijuana ma non lo fanno a causa dei test antidroga che potrebbero far loro sul lavoro.
Nella mia esperienza, molti anti-autoritari classificati con diagnosi psichiatriche di solito non rifiutano tutte le autorità, ma solo quelle che essi giudicano illegittime, il che accade con una gran quantità di autorità sociali.

Mantenere lo status quo sociale.
Gli Americani sono stati sempre più indirizzati  durante il processo di socializzazione a equiparare la disattenzione, la rabbia, l’ansia e la disperazione che paralizza a una condizione medica, e a cercare cure a base di farmaci piuttosto che riforme sociali. Quale modo migliore di mantenere lo status quo che classificare il deficit di attenzione, la rabbia, l’ansia e la depression come problemi biochimici di coloro che sono malati di mente, piuttosto che ovvie reazioni a una società sempre più autoritaria. 
La verità è che la depressione è altamente associate alle paure sociali ed economiche. Un individuo ha più probabilità di entrare in depressione se è disoccupato, sottooccupato, assistito dalla carità pubblica o indebitato (vedi  “400% Rise in Anti-Depressant Pill Use”).  E i ragazzini diagnosticati ADHD mostrano attenzione quando sono essi stessi attenzionati, o quando un’attività è nuova ed insolita, o è scelta da loro stessi (documentato nel mio Commonsense Rebellion).
In epoche oscure, le monarchie autoritarie si alleavano con le istituzioni religiose autoritarie. Quando il mondo uscì finalmente da tali epoche ed entrò nell’Illuminismo, ci fu un’esplosione di energia. Molta di questa rinascita fu dovuta alla capacità di assumersi il rischio di essere scettici verso le istituzioni autoritarie e corrotte, e riguadagnare fiducia nella propria ragione.  Ora noi siamo in un’altra epoca oscura, solo le istituzioni sono cambiate. Gli Americani hanno un bisogno disperato di anti-autoritari che mettano in dubbio, sfidino e resistano alle nuove illegittime autorità, e riacquistino fiducia nel proprio buon senso.
 In ogni generazione ci saranno autoritari a anti-autoritari. Mentre è insolito nella storia Americana che gli anti-autoritari intraprendano azioni effettive che ispirino altri a una ribellione concreta, di tanto in tanto appaiono un Tom Paine, un Cavallo Pazzo, o un Malcolm X. Sicché gli anti-autoritari marginalizzano finanziariamente coloro che rifiutano il sistema, psicopatologizzano gli anti-autoritari, e prescrivono farmaci per ‘curarli’.  Bruce Levine, Ph.D.
Pubblicato il 26 febbraio 2012  sul sito www.madinamerica.com
Nota: La traduzione è mia, a solo scopo di far conoscere questo autore a chi non sa l'inglese. Se inavvertitamente avessi infranto qualche regola di diritti d'autore provvederò a rimuoverla ove richiesto.

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie per questo articolo, che parla di alcuni aspetti che mi hanno spesso indotto ad una certa diffidenza verso la psicologia (passami il termine ampio e volutamente generico).
In qualche modo ho sempre paventato il rischio che una parte del lavoro degli psicologi potesse portare ad uno "smussare" le differenze e ridurre il potenziale di cambiamento e di frattura con l'esistente che alberga, in modo minore o maggiore, in ciascuno di noi.