venerdì 2 novembre 2012

Transiti, crisi spirituali e Matrici perinatali

Secondo lo psichiatra transpersonale Stan Grof, ogni essere umano sperimenta alla nascita un processo in 4 stadi che sono caratterizzati da emozioni e sensazioni tipiche (egli le ha chiamate 'matrici perinatali'): inoltre, ogni fase si presenta accompagnata da immagini simboliche caratterizzanti, che possono essere esplorate quando da adulti si rivive il processo della nascita in stati di coscienza particolari.
La prima matrice si riferisce alle impressioni uterine dell''universo amniotico' prima dell'inizio del parto.
La seconda si rifà alle esperienze dell'inizio delle contrazioni prima dell'apertura della cervice uterina (precipitazione e impossibilità di uscita).
La terza attiene alle esperienze di 'lotta di morte e rinascita' legate al procedere lungo il canale del parto.
La quarta matrice perinatale infine rifletterebbe l'esperienza di separazione dal corpo materno. Ogni matrice possiede, secondo Grof, aspetti biochimici, psicologici, archetipici e spirituali. La qualità di queste esperienze iniziali modellerebbe la coscienza secondo schemi fisiologici, cognitivi, emotivi, che si stratificano nel corpo e nella psiche lungo il tempo della vita, e tendono a riproporsi inconsciamente come modelli di reazioni comportamentali tipici di un individuo ( Grof li chiama COEX, cioè costellazioni di esperienze condensate).
I sistemi COEX si ancorano dunque a uno specifico aspetto della nascita, ma non organizzano solo l'inconscio individuale, bensì l'intero inconscio collettivo. "I sistemi COEX influenzano il modo con cui percepiamo noi stessi, le altre persone e il mondo, costituiscono le forze dinamiche alla base dei sintomi psicosomatici e demotivi, preparano lo scenario per le difficoltà che abbiamo nel metterci in relazione con noi stessi e il prossimo." Grof, da La mente olotropica, 1996
La fenomenologia delle quattro BMP presenta un incredibile parallelismo con le esperienze associate in astrologia ai 4 pianeti transpersonali ( riportata da Grof in Quando accade l'impossibile, 2006 e da me sperimentata e verificata in numerose osservazioni).
La Matrice I è associabile all'archetipo Nettuno, sia nell'accezione positiva di sentimento di unità cosmica, sia nei suoi risvolti perinatali regressivi dove la dissoluzione dei confini perde la natura mistica e assume una valenza psicotica, paranoide, di perdita dei confini dell'Io e scivolamento verso stati di intossicazione da droghe di diverso tipo.
La Matrice II, associata a chiusura, percezione di limiti, costrizione, oppressione e schiacciamento nell'utero non ancora aperto (radici di una COEX radicata nel pessimismo, nel senso di colpa, incapacità di godere, depressione, claustrofobia, inferiorità e perdita di connessione col tutto) è facilmente riconducibile a Saturno. Nella Matrice III, che  include 'la spinta di una forza dinamica elementare, lo scontro di energie titaniche, l'estasi dionisiaca, il sesso, la morte, la rinascita,...(l'incontro con) il mondo sotterraneo, urbano, criminale, psicologico, sessuale e mitologico....' si riconoscono le tematiche simboliche di Plutone.
Infine, la BMP IV, che prevede l'espulsione e l'affacciarsi alla vita, ed è alla radice della soluzione pratica e repentina di situazioni rigide, di intuizioni fulminee e rotture col passato, di liberazione da costrizioni verso nuovi orizzonti di libertà, richiama senz'altro l'incontro con Urano. Secondo le scoperte del dr.Richard Tarnas (riportate da Grof), il confronto con queste matrici si attiva spontaneamente durante i transiti dei 4 pianeti sui punti significativi del tema natale (secondo la mia esperienza, particolarmente sulla Luna e sul Sole radix). Secondo Grof, 'l'astrologia dei transiti si è dimostrata la stele di Rosetta della ricerca sulla coscienza, che fornisce una chiave per capire natura e contenuti degli stati olotropici presenti, passati e futuri, spontanei e indotti.'op. cit., cap.51
Il transito dei pianeti lenti (non a caso chiamati da H. Sasportas 'gli dei del cambiamento') sui nostri punti sensibili, che dura in genere almeno un paio di anni, specie in quadratura e opposizione, apre una specie di 'finestra' sulla nostra consapevolezza e ci permette di prendere coscienza delle COEX appropriandoci della nostra evoluzione. Il grado di diversa ricettività e impatto naturalmente (e in armonia con l'astrologia tradizionale) dipende dalla situazione natale del pianeta interessato, dalla casa di collocazione e dalla conseguente confidenza iniziale con l'archetipo che transita.

Nessun commento: